Il cross-match si fa high-tech
La Fondazione D.O.T. Onlus ed il Politecnico di Torino stanno sviluppando un progetto congiunto per il sostegno, la promozione e lo sviluppo delle pratiche terapeutiche legate alla donazione e al trapianto di organi, tessuti e cellule. All’interno di questa collaborazione è stato attivato un progetto dal titolo “Robotizzazione del cross match”.
L’abbinamento tra un donatore d’organo e il ‘suo’ ricevente, infatti, non è mai casuale. La definizione della migliore compatibilità si basa, tra l’altro, su procedure di laboratorio complesse che analizzano le caratteristiche genetiche del donatore e le paragonano a quelle di tutti i riceventi in attesa di trapianto, per trovare l’abbinamento migliore. Il via libera al trapianto richiede ancora una controprova di laboratorio che prende il nome di cross-match o prove crociate di compatibilità. Occorre mettere a contatto le cellule del potenziale donatore con i sieri dei candidati selezionati al fine di evidenziare la presenza di reattività contro il donatore: a questo scopo si utilizzano delle apposite micropiastre con numerosi pozzetti dove si fanno avvenire le reazioni. Si tratta di operazioni eseguite manualmente in laboratori di immunogenetica, che come tutti i test di laboratorio, non sono esenti da possibili errori nonostante la presenza di due operatori che ‘vigilano’ su tutte le fasi del processo di analisi.
Un evento che potrà essere in un prossimo futuro evitato grazie all’introduzione di un processo di “robotizzazione”: un dispensatore automatico che opera in tutte le fasi del processo, alcuni dei quali critici come la distribuzione dei diversi reagenti all’interno dei pozzetti della micropiastra – la più cruciale e maggiormente suscettibile di errore – capace di gestire la quantità di campioni richiesti con altissima precisione, definendo così con una certezza ottimale la compatibilità fra donatore e ricevente. Quindi l’idoneità al trapianto e il conseguente successo.
È questo in estrema sintesi l’obiettivo del progetto “Robotizzazione del cross-match” attivato nei Laboratori di Immunogenetica e Biologia dei Trapianti dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino. Questo argomento è stato l’oggetto della tesi di Laurea Magistrale della dr.ssa Simona Commisso, neo laureata in Ingegneria Biomedica presso l’ateneo torinese che, grazie alla collaborazione tra la Fondazione D.O.T. ed il Politecnico, ha potuto sviluppare questo tema. Nel corso del progetto di tesi è stata coinvolta anche l’azienda Inpeco. Vi terremo aggiornati sullo sviluppo di questo importante progetto.