Intelligenza Artificiale, ingegneria e medicina: il progetto che rivoluziona i trapianti
La Fondazione Donazione Organi e Trapianti (D.O.T.), in collaborazione con il Politecnico di Torino, ha dato vita a un progetto rivoluzionario che promette di trasformare il mondo dei trapianti. Guidato dai proff. Marco Deriu (Professore Ordinario del Politecnico di Torino), Diego Gallo (Professore Associato del Politecnico di Torino) e Cristina Bignardi (consigliera della Fondazione e Professoressa Ordinaria del Politecnico di Torino), il progetto combina competenze mediche e bioingegneristiche per affrontare alcune delle sfide più complesse del settore.
Obiettivi del Progetto
Questo progetto multidisciplinare mira a ottimizzare i processi di trapianto, intervenendo in tre aree chiave:
- matching donatore-ricevente: sviluppo di sistemi di supporto decisionale per aumentare le probabilità di successo del trapianto.
- conservazione e trasporto degli organi: miglioramento delle tecniche di perfusione e monitoraggio durante il trasporto.
- formazione e ricerca: creazione di nuove competenze per affrontare le sfide future del settore.
Un progetto che parte dalle persone
Il primo passo concreto di questa iniziativa è stato l’apertura di una posizione nel corso di dottorato in Bioingegneria e Scienze medico-Chirurgiche, interamente dedicato al progetto. Dopo una rigorosa selezione, il bando è stato vinto da Alexandra Tsipourakis, giovane ingegnera con un background in ingegneria elettronica e informatica, e una forte motivazione per applicare la tecnologia al settore sanitario.
“Ho sempre desiderato usare le mie competenze per migliorare la vita delle persone, e questo progetto rappresenta l’occasione perfetta per farlo,” racconta Alexandra. “Sono entusiasta di far parte di un team così innovativo, che mette insieme ingegneri e medici per creare soluzioni concrete.”
Parte del tema di ricerca: Alexandra Tsipourakis, Cristina Bignardi, Diego Gallo
L’intelligenza artificiale al servizio dei trapianti
Il cuore del progetto è lo sviluppo di modelli predittivi e strumenti avanzati basati sull’intelligenza artificiale (AI). Questi permetteranno di valutare rapidamente le variabili relative al donatore, all’organo e al ricevente, offrendo ai chirurghi strumenti per scegliere il protocollo più adatto in tempi ridotti.
Il prof. Diego Gallo, esperto in modellazione in ausilio alla pratica clinica, sottolinea:
“L’intelligenza artificiale e i modelli meccanicistici possono trasformare completamente il processo decisionale. Non si tratta di sostituire il chirurgo, ma di fornire strumenti migliori per prendere decisioni informate e personalizzate.”
Anche il prof. Marco Deriu, esperto di modelli predittivi, evidenzia l’innovatività dell’iniziativa:
“Questo progetto è un passo avanti nell’uso dei dati e delle simulazioni. Creare strumenti come i gemelli digitali significa non solo migliorare i trapianti oggi, ma creare un’eredità di conoscenze per il futuro.”
Partire dai dati: il focus sul fegato
Il team ha deciso di iniziare dal programma di trapianto di fegato, grazie alla collaborazione del prof. Renato Romagnoli (Direttore del Centro Trapianti di Fegato dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino) e della sua equipe. Primo passo della ricerca è la raccolta di dati, che saranno utilizzati per creare i cosiddetti “gemelli digitali,” simulazioni che replicano virtualmente il comportamento degli organi e permettono di ottimizzare i processi.
Un approccio multidisciplinare per il futuro
Il progetto coinvolge medici, ingegneri e ricercatori per sviluppare soluzioni avanzate basate sull’intelligenza artificiale. Inoltre, il progetto coinvolgerà i Centri di trapianto di rene, di cuore e di polmone, oltre al Centro Regionale Trapianti.
“Questo progetto rappresenta una vera rivoluzione,” aggiunge la prof.ssa Bignardi. “È un esempio unico di collaborazione tra discipline diverse, tutte focalizzate su un obiettivo comune: salvare vite e migliorare la qualità di vita dei pazienti trapiantati.”
Un impegno condiviso
Il progetto sfrutta l’eccellenza del sistema sanitario piemontese nella medicina dei trapianti e l’esperienza del Politecnico di Torino per creare soluzioni tecnologiche applicabili a livello globale. Con questa iniziativa, la Fondazione D.O.T. dimostra ancora una volta il suo impegno nel sostenere progetti che migliorano concretamente la vita delle persone, investendo nell’innovazione e nel futuro della medicina.
Un piccolo gesto per un grande impatto
Perché questa ricerca possa continuare, c’è bisogno della collaborazione di tutti. Dare il consenso al trattamento anonimo dei propri dati clinici è un atto semplice, ma fondamentale per permettere ai ricercatori di sviluppare soluzioni innovative e salvare vite.
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